Il Tribunale dell’Unione Europea ha ribaltato il verdetto della Commissione Ue che riconosceva il trattamento fiscale concesso dalla Spagna a Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao e Osasuna come aiuto di stato. La Corte ha annullato la precedente sentenza, di tre anni fa, secondo cui i quattro club della Liga avevano usufruito di un’aliquota d’imposta ritenuta illegittima e in violazione dei regolamenti comunitari. Per oltre vent’anni, infatti, queste società avrebbero usufruito di una tassazione del 25%, contro il 30% previsto per le altre società sportive, poiché considerate come organizzazioni non-profit. Secondo il Tribunale, invece, la Commissione “è incorsa in un errore nella valutazione dei fatti”, specificando come dal 1990 tutte le società sportive professionistiche spagnole sono state obbligate per legge a diventare società sportive per azioni tranne appunto le quattro chiamate in causa, che hanno potuto operare sotto forma di club sportivi per via dell’eccezione prevista per chi avesse realizzato un risultaot positivo nel corso degli anni precedenti all’adozione della legge.
Ad impugnare il verdetto della Commissione sono state il Barcellona e l’Athletic, ma il Tribunale ha accolto solo quello dei catalani. Tra il 1990 e il 2015, i club in questione avrebbero sì ottenuto un vantaggio dal diverso trattamento fiscale, ma l’analisi che ne detiva “non può essere disgiunta da quella degli altri elementi che compongono il regime fiscale degli enti senza scopo di lucro” e il Tribunale sottolinea inoltre come “il Real Madrid Club de Fútbol aveva rilevato che la deduzione fiscale per il reinvestimento dei proventi straordinari era più alta per le SSA rispetto agli enti senza scopo di lucro”. In sostanza, per i giudici, ” la Commissione
non ha assolto in modo adeguato all’obbligo di provare che la misura controversa conferisse un vantaggio ai suoi beneficiari”.