Fifa, la conferma di Infantino passa dal fatturato record: budget da 6,4 miliardi di dollari

Una poltrona confermata e una pioggia di soldi in arrivo. Gianni Infantino è stato rieletto presidente (senza concorrenti) della Fifa e fino al 2023 governerà il calcio mondiale, già guidato verso una crescita record. Il budget è passato “da cinque a 6,4 miliardi di dollari”, pari a 5,7 miliardi di euro, mentre le riserve “da uno a 2,75 miliardi”. Soldi, questi ultimi, che saranno destinati in parte alle 211 associazioni affiliate, i cui membri riuniti all’Expo di Parigi hanno acclamato la conferma di Infantino a capo della Fifa. È il secondo mandato per l’avvocato italo-svizzero, il cui avvento nel 2016 è avvenuto per voltare pagina dagli scandali della gestione Blatter.

Il cambio di rotta rispetto al passato è stato evidenziato ancora una volta da Infantino, che in merito agli 1,75 miliardi da destinare alle federazioni nazionali nel quadriennio 2019-2022 ha ammesso: “Questi soldi non saranno più dilapidati in qualche affare losco, non sarà possibile fare pagamenti in nero o qualcosa di immorale. Alla Fifa non c’è più spazio per la corruzione, mai più”. La definisce “un’organizzazione quasi criminale”, quella che ha governato il pallone fino al 2016, e che ora “si è trasformata in un’entità che favorisce solo lo sviluppo del calcio”. Maschile e femminile, ricordando anche il Mondiale che inizierà a breve in Francia, con tutte le novità tecnologiche del caso: “Il Var è diventato in un anno parte integrante del calcio. Non cambia il gioco, ma lo aiuta e porta giustizia. Non è perfetto, ma è molto vicino alla perfezione”.

Gli obiettivi per il futuro, oltre alla continua lotta al razzismo, passano dall’allargamento del Mondiale da 32 a 48 squadre dal 2026. Avrebbe voluto aprire le porte a più nazionali già dal 2022, ma dovrà attendere l’edizione successiva a quella che si terrà in Qatar. In più, rimane vivo il progetto per allargare il Mondiale per Club a 24 squadre, nonostante il rischio di boicottaggio da parte dei top club europei, interessati alla “Superchampions” sponsorizzata da Eca e Uefa. “Non tutto nella mia gestione è andato liscio – conclude Infantino -. Ho fatto degli errori, ma oggi a differenza dell’ultima elezione nessuno parla di crisi, né di scandali, né di corruzione”.

  • daniele |

    Infantino ha finalmente dato la sterzata corretta al calcio, cercando d’ampliare il mondiale anche se non dal 2022

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    Infantino ha finalmente dato la sterzata corretta al calcio, cercando d’ampliare il mondiale anche se non dal 2022

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    Infantino ha finalmente dato la sterzata corretta al calcio, cercando d’ampliare il mondiale anche se non dal 2022

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