Infantino: “Senza fair play finanziario perdite per 1,7 miliardi”

Ha preso parte ai festeggiamenti della Lega Pro per i suoi 60 anni di attività, ma Gianni Infantino non distoglie lo sguardo dai risultati ottenuti dalla Fifa e non solo. A Firenze, presso la sede della lega che gestisce la terza serie del calcio italiano, il numero uno del calcio mondiale si è soffermato sui progressi compiuti dai club europei dall’introduzione del fair play finanziario, che la Uefa ha adottato con Infantino segretario generale: “Chi vuole investire nel calcio, a tutti i livelli, va aiutato. In Serie A e non solo, dunque sta a noi dare delle regole certe. La Uefa ha introdotto il fair play finanziario perché annualmente si perdevano 1,7 miliardi di euro, era necessario mettere un freno e abbiamo introdotto delle regole. Hanno avuto successo perché il calcio non ha più perdite di tale portata, anzi. Noi come Fifa, ora, dobbiamo dare il nostro contributo e far crescere il calcio per club in giro per il mondo, non solo in Europa. Servono regole certe che permettano agli investitori di poter investire, ma anche di guadagnare”.

Investimenti nel calcio maschile, ma anche in quello femminile, che ha dato un’ulteriore dimostrazione della propria crescita al termine del Mondiale disputato quest’estate in Francia: “Bisogna investire – prosegue Infantino – la Coppa del Mondo ha aperto gli occhi a tante persone. In tutto il mondo abbiamo avuto oltre un miliardo di spettatori per quest’evento e bisogna permettere anche al calcio femminile di crescere e svilupparsi. È importante che questo messaggio passi anche nei paesi che non hanno una grande cultura di calcio femminile, è necessario dare a tutti un messaggio di uguaglianza”. Passa anche dalle donne il progetto di crescita della Fifa: “Il calcio cresce investendo. Sulle donne, sui giovani, con regole certe e competizioni nuove”.

Infine, il presidente della Fifa si è espresso favorevolmente in merito alla modifica dei regolamenti per agenti e procuratori nel mondo del calcio: “Dobbiamo definire una normativa certa e chiara su flussi finanziari legati ai trasferimenti – ha dichiarato il presidente della Fifa appena rieletto – Si parla di sette miliardi di euro per trasferimenti internazionali ogni anno, tutte le volte in cui la polizia o la finanza danno un’occhiata al riguardo scoprono spesso qualcosa di anomalo. È una questione che riguarda anche l’immagine del calcio, ecco perché bisogna essere seri e trasparenti. Fisseremo regole certe su agenti e trasferimenti già da quest’anno”.