Ascolti aumentati del 48% a livello internazionale e una ripartenza che ha permesso alla Liga di concludere il campionato in totale sicurezza. La massima serie calcistica spagnola è giunta all’ultima giornata, con verdetti già emessi (tra cui il Real Madrid campione per la trentaquattresima volta) e altri da formalizzare, ma soprattutto con la consapevolezza di aver reso meno pesante l’impatto dovuto dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Giovedì scorso, a Milano, la Liga ha riunito i principali stakeholders del calcio italiano in un evento che ha visto la partecipazione di un totale di 70 persone, per un recap di questa ripartenza.
Dopo il rinvio stabilito lo scorso 12 marzo, è stato stilato un protocollo di sicurezza in collaborazione con i club e gli esperti medici, che ha prima permesso ai club di riprendere gli allenamenti individuali, poi ha portato alla ripresa delle sedute di gruppo e infine ha reso possibile il ritorno in campo delle squadre per terminare il campionato: “Nessuno aveva un protocollo come questo”, ha detto il presidente di LaLiga Javier Tebas. “Siamo partiti da zero e abbiamo raggiunto tutte le prospettive possibili. Il Ministero dello Sport ha contribuito informando le autorità sanitarie, che ci hanno aiutato a tornare ad allenarci”. L’intervento del governo spagnolo è stato essenziale per permettere la ripresa di un settore come il calcio professionistico, che rappresenta da solo l’1,37% del Pil.
Durante il periodo di lockdown, inoltre, la Liga ha avviato diverse iniziative per intrattenere i tifosi, come tornei eSports (LaLiga Santander Challenge e Kick COVID FIFA20) organizzati per raccogliere fondi, anche il festival LaLiga Santander Fest, dove è stato raccolto più di 1 milione di euro per l’acquisto di materiale sanitario. Eventi che hanno creato ancor più attesa per il ritorno in campo dei club spagnoli, con ascolti da record: a livello internazionale, l’audience della prima giornata (28 giugno) è aumentata di oltre il 48% rispetto alla media delle 27 giornate precedenti prima della sospensione. “Sapevamo che i nostri fan in tutto il mondo volevano tornare a godere dell’emozione e l’intrattenimento che offriamo – ha ammesso il delegato di LaLiga in Italia, Juan V. Marin -. Raggiungere un aumento di quasi il 50% della nostra audience internazionale rappresenta lo sforzo che i nostri broadcaster internazionali, i club e lo stesso campionato hanno fatto in questi ultimi mesi”.