As Roma, il 2020 si chiude con una perdita di 204 milioni: Friedkin valuta l’aumento di capitale

Friedkin inizia a fare i conti con la situazione ereditata a Roma. Il club giallorosso, su richiesta della Consob, ha reso note le stime sul prossimo bilancio, la cui approvazione è prevista a fine mese. La società capitolina prevede una perdita consolidata d’esercizio pari a 204 milioni di euro per l’esercizio chiuso il 30 giugno 2020, nel bel mezzo della pandemia di Covid-19. Una perdita record per la Roma (e il secondo peggior rosso nella storia del calcio italiano), che nel comunica precisa come anche la stima per il patrimonio netto consolidato al 30 giugno scorso sia negativa, in questo caso per 242,5 milioni di euro. Stando a quanto comunicato dalla Roma, gli effetti negativi della perdita sono in parte compensati da versamenti in conto futuro aumento di capitale per 89,1 milioni, effettuati tramite il veicolo Neep Roma Holding Spa dalla vecchia proprietà, ovvero da Pallotta.

«In questo contesto – si legge nel comunicato della Roma – il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per l’esercizio 2020/21 è stimato in 140 milioni di euro». Per far fronte a tale fabbisogno, oltre ai normali flussi finanziari e all’eventuale cessione di asset disponibili (ovvero cessioni di calciatori sul mercato), va tenuto in conto l’aumento di capitale già deliberato per un massimo di 150 milioni di euro. La famiglia Friedkin non esclude di poter immettere tale cifra nella società, per portare avanti il progetto di risanamento dei conti. Finora, i nuovi azionisti della Roma hanno sborsato 77,6 milioni per sostenere l’attività societaria, in particolare 63 milioni come finanziamento soci e 14,6 milioni di pagamento per una commissione ai bondholder del prestito della controllata Asr Media e Sponsorship.

La Consob, intanto, ha approvato il prospetto dell’OPA totalitaria promossa da Romulus and Remus Investments, ovvero l’attuale azionista di controllo indiretto facente riferimento alla famiglia Friedkin. L’offerta è di 0,1165 euro in contanti per ciascuna azione ordinaria, con un esborso massimo di 9.834.205 euro. L’operazione terminerà il 29 ottobre, salvo proroghe.

As Roma, il 2020 si chiude con una perdita di 204 milioni: Friedkin valuta l’aumento di capitale

Friedkin inizia a fare i conti con la situazione ereditata a Roma. Il club giallorosso, su richiesta della Consob, ha reso note le stime sul prossimo bilancio, la cui approvazione è prevista a fine mese. La società capitolina prevede una perdita consolidata d’esercizio pari a 204 milioni di euro per l’esercizio chiuso il 30 giugno 2020, nel bel mezzo della pandemia di Covid-19. Una perdita record per la Roma (e il secondo peggior rosso nella storia del calcio italiano), che nel comunica precisa come anche la stima per il patrimonio netto consolidato al 30 giugno scorso sia negativa, in questo caso per 242,5 milioni di euro. Stando a quanto comunicato dalla Roma, gli effetti negativi della perdita sono in parte compensati da versamenti in conto futuro aumento di capitale per 89,1 milioni, effettuati tramite il veicolo Neep Roma Holding Spa dalla vecchia proprietà, ovvero da Pallotta.

«In questo contesto – si legge nel comunicato della Roma – il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per l’esercizio 2020/21 è stimato in 140 milioni di euro». Per far fronte a tale fabbisogno, oltre ai normali flussi finanziari e all’eventuale cessione di asset disponibili (ovvero cessioni di calciatori sul mercato), va tenuto in conto l’aumento di capitale già deliberato per un massimo di 150 milioni di euro. La famiglia Friedkin non esclude di poter immettere tale cifra nella società, per portare avanti il progetto di risanamento dei conti. Finora, i nuovi azionisti della Roma hanno sborsato 77,6 milioni per sostenere l’attività societaria, in particolare 63 milioni come finanziamento soci e 14,6 milioni di pagamento per una commissione ai bondholder del prestito della controllata Asr Media e Sponsorship.

La Consob, intanto, ha approvato il prospetto dell’OPA totalitaria promossa da Romulus and Remus Investments, ovvero l’attuale azionista di controllo indiretto facente riferimento alla famiglia Friedkin. L’offerta è di 0,1165 euro in contanti per ciascuna azione ordinaria, con un esborso massimo di 9.834.205 euro. L’operazione terminerà il 29 ottobre, salvo proroghe.