Superlega, si muove anche la Fifa: affare da 5 miliardi per un nuovo campionato europeo

Il progetto Superlega torna a prendere piede in Europa. Dopo il progetto di Madrid del 2018, svelato da Football Leaks, i principali club calcistici del vecchio continente sono al lavoro per creare un campionato d’élite. Secondo quanto riportato da Sky News, la nascita di un campionato europeo sarebbe caldeggiata dalla Fifa e dalla banca d’affari JP Morgan che metterebbe a disposizione un prestito da circa 5 miliardi di euro per la nascita della European Premier League. Un torneo che vedrebbe partecipare oltre una dozzina di squadre provenienti da Inghilterra, Francia, Germania, Italia e Spagna. Le cosiddette “top five leagues”, in sostanza esattamente come nel progetto svelato dal Der Spiegel nel 2018, in cui erano incluse undici società come club fondatori e altre cinque società come ospiti.

Al momento ci sono solo previsioni sulla data della possibile scissione, con la creazione di un torneo che si tirerebbe fuori dall’egida della Uefa. Il 2022 potrebbe essere l’anno in cui il progetto Superlega dovrebbe prendere forma e già sono noti i nomi di alcuni club coinvolti nel processo. L’Inghilterra sarebbe la nazione maggiormente rappresentata, con Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham, ovvero i sei club che avevano proposto il Project Big Picture, respinto dalla Premier League. Altre società accostate alla nascita di una European Premier League sono Barcellona e Real Madrid per la Spagna, Juventus per l’Italia, Paris Saint-Germain per la Francia e i campioni d’Europa in carica del Bayern Monaco per la Germania. Escluso il Tottenham, sono gli stessi club elencati nei “leak” del novembre 2018, dove però era presente anche il Milan.

La Fifa, secondo quanto reso noto da Sky News, sarebbe coinvolta nello sviluppo di questo nuovo format, che allo stadio finale dovrebbe prevedere un totale di 18 squadre con una fase di regular season e una successiva fase a eliminazione diretta. Intanto, la Uefa, che non è coinvolta nel progetto, starebbe valutando il taglio dei premi in denaro per i club partecipanti alla Champions League e all’Europa League. Una notizia, riportata dal Times, che evidenzia le difficoltà del calcio europeo nel pieno della pandemia di Covid-19: i mancati introiti da televisioni e sponsor, nella passata stagione, sarebbero infatti stimati in oltre 560 milioni di euro, motivo per cui i premi dovrebbero essere ridotti all’incirca del 4% per le prossime cinque stagioni.

  • agostino ghiglione |

    Caro Marco, ieri una nota riportata dalla stampa ma anche da televideo Rai riportava la dichiarazione di Ceferin che diceva non esserci nessuno spazio per la organizzazione di un torneo come quello sopra descritto essendo già abortito per volontà della maggioranza dei Club Europei di simile torneo tra i big del calcio europeo tanto sponsorizzato dal Presidente della Juventus: Andrea Agnelli.
    Direi che oggi la priorità è solo quella di aspettare che gli stadi possano accogliere gli spettatori tutto il resto è una fuga in avanti incomprensibile.

  • agostino ghiglione |

    Caro Marco, ieri una nota riportata dalla stampa ma anche da televideo Rai riportava la dichiarazione di Ceferin che diceva non esserci nessuno spazio per la organizzazione di un torneo come quello sopra descritto essendo già abortito per volontà della maggioranza dei Club Europei di simile torneo tra i big del calcio europeo tanto sponsorizzato dal Presidente della Juventus: Andrea Agnelli.
    Direi che oggi la priorità è solo quella di aspettare che gli stadi possano accogliere gli spettatori tutto il resto è una fuga in avanti incomprensibile.

  • agostino ghiglione |

    Caro Marco, ieri una nota riportata dalla stampa ma anche da televideo Rai riportava la dichiarazione di Ceferin che diceva non esserci nessuno spazio per la organizzazione di un torneo come quello sopra descritto essendo già abortito per volontà della maggioranza dei Club Europei di simile torneo tra i big del calcio europeo tanto sponsorizzato dal Presidente della Juventus: Andrea Agnelli.
    Direi che oggi la priorità è solo quella di aspettare che gli stadi possano accogliere gli spettatori tutto il resto è una fuga in avanti incomprensibile.

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