Una Champions League a 36 squadre. È questo il progetto che la Uefa starebbe portando avanti in vista della stagione 2024/25, per cercare di tenere a freno le tentazioni dei club per la creazione di una Superlega indipendente dalla Uefa. Stando a quanto riportato da The Athletic, in questi giorni il tema è stato discusso tra i soci della Premier League, dato che tra le leghe che vedrebbero aumentare il numero delle proprie partecipanti al massimo torneo continentale c’è proprio quella inglese. Il nuovo format sarebbe già stato proposto ufficialmente dalla Uefa.
Attualmente, la Premier League porta di diritto nella fase a gironi della Champions League un totale di quattro squadre, esattamente come Liga, Bundesliga e Serie A. Il possibile aumento di partecipanti potrebbe far alzare l’asticella fino a sei squadre per quanto riguarda il campionato inglese. Oltre alle prime quattro classificate, verrebbero scelte altre due squadre in base al coefficiente Uefa, senza però andare oltre le prime sette in classifica, per non avvantaggiare troppo chi ha dalla propria parte i risultati storici ottenuti in campo continentale.
In questo modo, alla Premier League spetterebbero comunque sette posti in totale per le competizioni europee: quattro per la Champions League, due per l’Europa League e uno per la neonata Europa Conference League che vedrà la luce dalla stagione 2021/22. Le eventuali due squadre da “promuovere” in Champions verranno scelte comunque da questo lotto, senza inserire nuove partecipanti in Europa League o Conference League.
European Leagues, l’associazione delle leghe calcistiche del vecchio continente, ha indetto per oggi un’assemblea straordinaria proprio per discutere di questa proposta. Già a dicembre, però, il presidente Olsson si era detto possibilista in merito: “Penso si possano spremere altre quattro date nel calendario se possiamo vedere che tipo di effetto stia avendo sulle partite delle nazionali e altro, ma è presto per dirlo”. Al momento, l’intenzione di European Leagues sarebbe quella di non portare ad un aumento delle partite nella fase a gironi (dunque mantenendo il format con quattro squadre per ogni gruppo), preferendo un sistema che dia merito a chi ottiene la qualificazione al torneo sul campo.