Conmebol, il 2020 si chiude con 12 milioni di perdite per il rinvio dei tornei

Il 74° Congresso Ordinario della Conmebol ha approvato all’unanimità il bilancio 2020 e il budget per il 2021. La confederazione sudamericana ha chiuso l’anno con 329,9 milioni di dollari di ricavi, pari a 279,8 milioni di euro. Un fatturato in calo di 158,5 milioni di dollari a causa della pandemia di Covid-19 e degli effetti dovuti alle misure di prevenzione adottate per evitare il diffondersi del contagio. Tra queste, la mancata disputa della Copa America in Argentina e Colombia, prevista proprio nel 2020 per uniformare il calendario internazionale della Conmebol a quello della Uefa. Il torneo si disputerà invece quest’estate con dieci partecipanti, ovvero tutte le nazionali del Sudamerica, senza inviti da altre confederazioni: Australia e Qatar, che avrebbero dovuto prendere parte a questa edizione, hanno rinunciato per non sovrapporre questo impegno alle qualificazioni al Mondiale 2022.

Per la Conmebol il 2020 è un anno che si chiude in rosso, con perdite per 14,4 milioni di dollari (meno di 12,3 milioni di euro). L’impatto del Covid-19 è stimato in circa 65 milioni di dollari. La confederazione sudamericana, nel proprio report annuale, specifica come, nonostante si sia impegnata a concludere le competizioni internazionali nel gennaio 2021, due delle emittenti detentrici dei diritti televisivi (Dazn e Globo) hanno deciso unilateralmente di risolvere i contratti, causando così un mancato introito pari a 43,35 milioni di dollari (36,8 milioni di euro). Questi diritti sono stati nuovamente ceduti a Sbt e Claro-Sky attraverso l’operatore Bandeirantes per il ciclo 2020-2022. La Conmebol, inoltre, stima in circa 10 milioni di dollari (8,5 milioni di euro) l’effetto della pandemia sui mancati ricavi dal botteghino. Per quanto riguarda i protocolli sanitari, la confederazione sudamericana ha assistito associazioni e club con aiuti per oltre 11,3 milioni di dollari (9,6 milioni di euro).

Per il 2021, la Conmebol prevede ricavi pari a 487,2 milioni (413,3 milioni di euro), la quasi totalità di questi derivanti dai tornei per club (Libertadores, Copa Sudamericana e Recopa) e nazionali, con la Copa America in programma in estate. Sul fronte dei costi, però, la stima si avvicina al mezzo miliardo di dollari: 499,4 milioni (al cambio, 423,7 milioni di euro). Nonostante la crisi legata alla pandemia, inoltre, verranno aumentati i premi per le partecipazioni ai tornei internazionali per club, che nel 2021 arriveranno a quota 229,3 milioni di dollari. La maggior parte di questi, chiaramente, sono destinati alla Copa Libertadores, con un totale di 168,3 milioni da distribuire tra le 47 squadre partecipanti, cifra invariata rispetto al 2020. Aumentano invece i premi per i club qualificati alla Copa Sudamericana (da 47,2 a 58,96 milioni di dollari).

“Il calcio sudamericano continuerà a guidare la festa – ha dichiarato il presidente della Conmebol, Alejandro Rodriguez – ma deve tornare a conquistare la gloria”. Un riferimento per nulla velato al Mondiale del 2022, nel quale il Sudamerica conta di interrompere un digiuno lungo vent’anni, dato che l’ultima Coppa del Mondo alzata al cielo da una nazionale sudamericana è quella del 2002, vinta dal Brasile. Per quanto riguarda i club, invece, Dominguez ha lodato la trasparenza della confederazione: “Tutto quello che facciamo è per dimostrare che è possibile. La casa è in ordine ed è il momento di andare a conquistare il mondo”.