Stangata per il Besiktas: la Uefa tratterrà il 15% dei ricavi a cui avrebbe diritto in caso di partecipazioni alle competizioni continentali nella stagione 2021/22. Una sanzione pesante per il club turco, attualmente capolista in Super Lig e in lizza per partecipare alla prossima edizione della Champions League. La camera giudicante del Club Financial Control Body della Uefa ha condannato il club 15 volte campione di Turchia per non aver adempiuto ai requisiti di monitoraggio definiti dai regolamenti sul fair play finanziario. Nel caso specifico, il Besiktas non ha soddisfatto i requisiti relativi al pagamento dei debiti scaduti entro le scadenze predefinite.
La scorsa estate, la Uefa aveva già punito in circostanze diverse il Trabzonspor, giunto secondo in campionato e dunque qualificatosi per la Champions League. Nel caso del club di Trebisonda, la camera arbitrale della Uefa ha riscontrato il mancato rispetto della break even rule, come disposto dal settlement agreement siglato il 20 maggio 2016. In quel caso, la pena prevista era l’esclusione da una competizione Uefa nella stagione 2020/21 o 2021/22. Col piazzamento alle spalle del Basaksehir campione di Turchia, il Trabzonspor si era guadagnato l’accesso alla Champions League per questa stagione, revocato a causa del mancato rispetto degli accordi con la Uefa per il pareggio di bilancio.
Per il momento, il Besiktas non rischia l’esclusione dalle coppe, ma soltanto una sostanziosa decurtazione dei ricavi derivanti dalla partecipazione alle competizioni Uefa per la prossima stagione. Per evitare il taglio del 15% di tali proventi, il club turco può ancora intraprendere due possibili strade. La prima, entro il prossimo 30 giugno, consiste nel dimostrare di aver saldato i debiti scaduti al 30 settembre 2020. La seconda, invece, è il ricorso al Tas di Losanna, strada che un anno fa non portò esiti al Trabzonspor, il cui appello venne respinto dalla corte elvetica.