L’Avellino ha presentato il progetto del nuovo stadio, un’opera da 50 milioni di euro che dovrà sorgere sulle fondamenta dell’attuale impianto casalingo degli irpini, il “Partenio-Lombardi”. Lo studio di fattibilità è stato illustrato nella giornata di ieri in Comune, alla presenza dell’architetto Gino Zavanella e dei vertici della Lega Pro, rappresentati dal presidente Francesco Ghirelli e dal vice Luigi Lodovici. I tempi stimati per la costruzione del nuovo stadio sono tre anni, con l’obiettivo di averlo a disposizione per la stagione 2024/25. Intanto, i biancoverdi proveranno a raggiungere in questa stagione la Serie B, essendosi qualificati per i play-off (attualmente sono secondi nel girone C di Serie C), con l’obiettivo di poter riportare i club ai fasti di un tempo per l’inaugurazione dell’impianto.
“Il Partenio è stato costruito 50 anni fa e la capienza è stata ridotta da circa 30 mila posti e poco più di cinquemila – ha dichiarato Angelo Antonio D’Agostino, presidente dell’Avellino – ora ha dunque bisogni di mettersi al passo con i tempi. Senza stravolgere il passato, infatti vogliamo costruire un museo, ma sarà la casa di tutti i tifosi biancoverdi. L’investimento sarà di 50 milioni più Iva, arriverà dunque a toccare i 60 milioni. Accederemo al Credito Sportivo, garantendo un investimento iniziale pari al 30%, di tasca nostra. Il progetto è ideato e finanziato da noi. Il Comune di Avellino mi dà la possibilità di poterlo fare, ma economicamente non riceviamo alcun aiuto. Il dialogo con l’amministrazione sarà costante per il rilascio delle autorizzazioni, che spero arrivino senza intoppi e in tempi celeri. La data del 2024 è importante, ma lo è anche partire presto, non certo nel 2023. Il progetto è complesso, ci sarà una conferenza di servizi che richiederà tempo, ma siamo fiduciosi. Demoliremo totalmente lo stadio attuale e lo ricostruiremo, dovremo trovare una sede alternativa per giocare durante i lavori”.
Si mostra fiducioso, inoltre, il sindaco Gianluca Festa: “Stiamo determinando il futuro di un territorio, di una città e di una provincia. L’Avellino è il simbolo di una comunità, il suo filo conduttore, e il nuovo stadio rappresenterà il motore per la città e la provincia, in un momento in cui il mondo si è fermato. Noi pensiamo al futuro, è il primo esempio di un progetto di uno stadio che porta il marchio del sud. Entro il 2024 noi consegneremo il nuovo stadio alla comunità. L’impianto ospiterà 21 mila spettatori e sono convinto che tra quattro anni l’Avellino sarà in Serie A”.
Quello ideato dall’architetto Gino Zavanella, lo stesso che ha progettato lo stadio della Juventus e i lavori di restyling dello stadio di Bologna, sarà uno stadio specifico per il calcio, con le dotazioni di standard nazionali e internazionali Uefa categoria 4, relative ad una capienza di circa 21.500 spettatori, tutti posti in condizioni di visibilità e comfort ottimale. L’idea di base è quella di uno stadio attivo sette giorni su sette con ristoranti, sale multifunzionali, museo e negozi ufficiali del club, dotato di spazi e attrezzature allestiti per l’accoglienza. Le nuove tribune saranno vicinissime al campo, da 5,9 metri dalla linea di gioco sui lati lunghi e da 7,4 metri dietro le porte. Verrà inoltre incrementata l’area parcheggio con circa 850 posti auto e 50 posti vip da aggiungersi agli attuali 1000 posti circa previsti nel parcheggio ovest. Tutti gli spalti saranno inoltre protetti da una copertura in acciaio, ricestita da pannelli di alluminio e policarbonato.