Liga, no al risarcimento da 24 milioni al Real Madrid per la gestione dei diritti tv

Altro “gol” di Javier Tebas a Florentino Perez. Il Real Madrid ha perso la battaglia in sede legale con la Liga per la gestione dei diritti televisivi del massimo campionato spagnolo. Il Tribunale di Madrid ha respinto la causa del club madrileno, che richiedeva l’impugnazione dei bilanci relativi all’esercizio 2018/19, ma soprattutto un risarcimento di quasi 24 milioni di euro. Un contrasto nato dalla riforma sulla vendita centralizzata dei diritti televisivi, tramite decreto approvato nel 2015. Il Real Madrid, oltre a chiedere la compensazione tra quanto distribuito e quanto ritenuto spettasse al club, ha messo in discussione la facoltà della stessa Liga di poter commercializzare e produrre i contenuti audiovisivi. Facoltà che la sentenza del tribunale madrileno ha confermato.

“Il Tribunale di Primo Grado di Madrid – si legge nella nota – ha deliberato favorevolmente per LaLiga nell’appello formulato dal Real Madrid CF, che pretendeva di ridurre il ruolo della Liga ad un mero supervisore formale di un concorso e responsabile del pagamento degli operatori. Nella causa, il Real Madrid contestava l’approvazione dei conti annuali per la stagione 2018/19 e sollecitando la pubblicazione di bilanci dettagliati, ha reclamato una somma totale di 23.892.977,46 euro. Tuttavia, la sentenza rigetta completamente il ricorso del Real Madrid CF, assolvendo LaLiga da tutte le pretese avanzate nei suoi confronti e imponendo espressamente le spese al ricorrente”.

Al termine della stagione 2019/20, il Real Madrid è stata la seconda società per ricavi televisivi relativi alla partecipazione nella Liga, con 156,2 milioni di euro. Una cifra in aumento rispetto alle precedenti stagioni, con i 155,3 milioni del 2018/19 e 148 milioni del 2017/18. In queste tre stagioni, inoltre, dalla somma prevista per le merengues sono stati detratti 32,2 milioni di euro (poco più di 10 milioni a stagione) come “obbligazioni”: questi fondi verranno destinati al paracadute per i club retrocessi in Segunda Division e per quelli retrocessi in Segunda B. Prima della vendita collettiva dei diritti televisivi, il Real Madrid (così come il Barcellona) riusciva ad ottenere circa 140 milioni di euro dalla cessione individuale.

Nonostante gli introiti siano aumentati, il club presieduto da Florentino Perez ha chiesto un risarcimento. Richiesta respinta dal giudice, così come quella di annullare gli accordi dell’ottobre 2019, siglati dall’assemblea generale della Liga, che ha contestualmente approvato il bilancio dell’esercizio 2018/19. Una contestazione che non è stata accolta poiché “il Real Madrid CF ha ricevuto informazioni complete ed estese sulla funzione di commercializzazione e promozione svolta da LaLiga”, come si legge nel comunicato della lega calcistica spagnola. “LaLiga – conclude la nota – valuta molto positivamente questa sentenza che rinnova le proprie competenze per continuare a lavorare e a fare uso dei principali strumenti che le hanno permesso di competere nel mercato in condizioni di uguaglianza, di preservare e incrementare il valore dei diritti audiovisivi con il conseguente beneficio per l’ecosistema globale del calcio professionistico”.