L’assemblea della Lega Serie A ha assegnato il pacchetto 2 dei diritti tv per il periodo 2021-2024 a Sky. I club hanno votato favorevolmente l’offerta della piattaforma satellitare, che trasmetterà tre partite del campionato di massima serie in co-esclusiva con Dazn, la quale si è aggiudicata il primo e il terzo pacchetto con sette partite in esclusiva e le altre tre da condividere per l’appunto con Sky. Per il secondo pacchetto è stata messa sul piatto una cifra pari a circa 87,5 milioni a stagione, che aggiunta agli 840 milioni con cui Dazn si è assicurata gli altri due lotti, portano a 927,5 milioni di euro il totale dei proventi televisivi annui attesi dalla cessione dei diritti tv in ambito nazionale. Formalmente, un passo indietro rispetto al precedente triennio (che ha fruttato circa 970 milioni annui), ma nel 2021 scade il contratto con l’advisor Infront a cui veniva riconosciuta una commissione (da 55 milioni a stagione).
L’accordo tra i club sull’offerta di Sky è stato trovato al termine di una lunga riunione in Lega, iniziata alle 15 e interrotta verso le 21.30 senza un’intesa. La fumata bianca è arrivata poco prima delle 23, col voto favorevole da parte di sedici società. Napoli e Lazio si sono astenute, mentre le retrocesse Parma e Crotone non hanno votato. Le partite previste dal pacchetto in questione sono: un anticipo del sabato sera, il lunch-match delle 12.30 della domenica e il posticipo del lunedì sera. L’assegnazione, come si legge in una nota della Lega Serie A, è sottoposta alla condizione “che Sky Italia S.r.l. rinunci – con formale atto scritto da far pervenire alla Lega e da depositare telematicamente in giudizio entro il termine ultimo delle ore 24 di oggi 14 maggio 2021 decorso il quale l’efficacia dell’accettazione verrà definitivamente meno – al ricorso ex 669-bis e 700 c.p.c. notificato in data 23 aprile 2021 e promosso dinanzi al Tribunale di Milano (R.G. n. 7238/2021), nonché alle azioni di merito fondate sui medesimi motivi dedotti nel ricorso”.
Anche la Serie A, dunque, conclude le trattative per la cessione dei diritti tv domestici. Il giorno prima era toccato alla Premier League ufficializzare l’accordo per il rinnovo degli accordi con Sky Sports, Bt Sport, Amazon Prime Video e Bbc Sport in vista del triennio 2022-2025. I nuovi contratti avranno un valore complessivo pari a quello del triennio attualmente in corso (circa 4,7 miliardi di sterline, ovvero poco meno di 5,5 miliardi di euro). “La Premier League desidera esprimere la propria gratitudine ai partner per il loro continuo impegno e sostegno alla piramide del calcio – ha dichiarato l’amministratore delegato Richard Masters – apprezziamo enormemente il fatto che il governo abbia concordato, in linea di principio, ad acconsentire questo accordo”. In precedenza, la Bundesliga era stata la prima delle top 5 leagues a siglare un nuovo accordo televisivo dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19, assicurandosi 4,4 miliardi nel quadriennio 2021-2025 (contro i 4,6 miliardi del periodo precedente).
Prima della riunione in cui si è deciso di assegnare il secondo pacchetto dei diritti tv a Sky, infine, l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo ha inoltre commentato l’operazione svolta dalla Procura di Catania, che ha portato allo smantellamento di una centrale di streaming pirata a Messina, che gestiva circa l’80% del flusso illegale Iptv in Italia con circa 1,5 milioni di abbonamenti (per un giro d’affari mensile da 15 milioni di euro): “La Polizia Postale e la magistratura di Catania hanno finalizzato un’importante maxi-operazione oscurando 1,5 milioni di abbonamenti a servizi di streaming illegali delle nostre competizioni con 45 persone indagate in tutta Italia. Alle forze dell’ordine, nel percorso di continua collaborazione nella lotta alla pirateria audiovisiva, va il nostro ringraziamento per l’importantissimo risultato ottenuto, è un’ulteriore passo in avanti per azzerare il flusso delle Iptv fuorilegge”.