Cagliari, ceduti a Unipol i naming rights della Sardegna Arena

La Sardegna Arena si chiamerà Unipol Domus. Il Cagliari ha raggiunto un accordo con il gruppo assicurativo per la cessione dei naming rights dell’impianto, i cui termini a livello economico non sono stati resi noti, ma sono in linea con gli accordi siglati dall’Udinese con Dacia e dal Nizza con Allianz. La partnership avrà una durata di dieci anni e la title sponsorship è prevista anche sull’attuale impianto temporaneo, mentre per il nuovo stadio verrà definito in seguito il nome da adottare.

«Avere al nostro fianco un partner di questa portata – ha ammesso Tommaso Giulini, presidente del Cagliari – rappresenta l’ulteriore riprova di quanto il progetto stadio ci veda impegnati nel creare qualcosa di unico e speciale per la nostra gente. Spesso si dice che un piano ambizioso e di successo passa anche dalla solidità di chi si ha al proprio fianco e, se quello è il caso, sono convinto che con Unipol ci stiamo assicurando quanto di meglio si potesse desiderare». Per il patron del club rossoblù, l’invetimento sul nuovo impianto «sarà di circa 100 milioni» con un contributo da parte della Regione Sardegna «verosimilmente pari a 30 milioni». I tempi di costruzione, però, non si preannunciano immediati: «Dopo il deposito del nostro progetto – prosegue Giulini – il Comune dovrà indire un bando. Per la demolizione (del vecchio Sant’Elia, ndr) credo non se ne parli prima di fine 2022 o inizio 2023».

«È con particolare entusiasmo che il nostro gruppo ha voluto affiancare il Cagliari Calcio nella denominazione del proprio stadio attuale e futuro – è quanto dichiarato da Carlo Cimbri, Group CEO di Unipol Gruppo Spa – per sostenerne le ambizioni e contribuire alla crescita ed ai successi di un patrimonio che non è solo sportivo ma anche simbolo identitario della città e dell’intera Sardegna». Sul nome dell’impianto, inoltre, il dirigente di Unipol precisa: «Esiste già una Unipol Arena, a Bologna. Far coesistere due Unipol Arena sarà difficile, ma ci penseremo al momento opportuno».

Un anno fa, a fine luglio, il Cagliari ha siglato un accordo di collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo proprio in merito al finanziamento per la costruazione del nuovo impianto, progettato dal consorzio Sportium (composto da Progetto CMR, iDeas, B&L Real Estate e Manica Architecture). La struttura, inoltre, dovrebbe vedere aumentata la propria capienza a 25.200 spettatori con la possibilità di estendere ulteriormente il numero di posti a sedere a 30mila, qualora l’Italia dovesse ospitare gli Europei del 2028 e Cagliari fosse designata tra le sedi.