Superlega, da Madrid altro “no” alla Uefa sulle sanzioni a Juventus, Barcellona e Real

Juventus, Barcellona e Real Madrid esprimono con un comunicato congiunto la loro soddisfazione in merito alla decisione del Tribunale di Madrid, che ha confermato l’obbligo da parte della Uefa di cessare le azioni intraprese nei confronti dei club fondatori della Superlega, inclusi il procedimento disciplinare nei confronti dei tre club che non hanno sottoscritto la Club Commitment Declaration, oltre alla rimozione delle penali e delle restrizioni imposte agli altri nove club (che invece hanno sottoscritto l’accordo) per evitare il procedimento disciplinare. «Il Tribunale – si legge nella nota – ha accolto la richiesta formulata dai promotori di European Super League, ha respinto il ricorso di Uefa e confermato l’intimazione a Uefa che, qualora quest’ultima non si conformasse alla decisione, ne scaturirebbero ammende e responsabilità penali. Il caso sarà valutato dalla Corte di Giustizia Europea, che analizzerà la posizione monopolistica di Uefa sul calcio europeo».

A giugno la Uefa ha sospeso il procedimento disciplinare nei confronti dei tre club che non avevano ancora trovato un accordo, dopo aver aperto un fascicolo su eventuali sanzioni a loro carico. Sul caso, però, è atteso anche il verdetto da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Intanto è arrivato quello del Tribunale di Madrid, che già lo scorso 20 aprile ha emesso la sentenza in cui ordinava a Fifa e Uefa «di astenersi dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa» della Superlega. Allo stesso procedimento ha deciso di comparire come parte in causa la Liga spagnola, che ritiene «di avere un legittimo interesse a partecipare a tale procedura in quanto le decisioni da essa derivanti influenzeranno in maniera evidente l’equilibrio del calcio in Europa».

Dal canto loro, Juventus, Barcellona e Real Madrid continuano a sostenere la loro idea di fondo sui cambiamenti nel calcio continentale: «È nostro dovere occuparci dei gravi problemi che affliggono il calcio. Uefa si è accreditata come legislatore, operatore esclusivo e unico titolare riconosciuto dei diritti delle competizioni europee, nonché organizzatore. Questa posizione monopolistica e in conflitto d’interessi danneggia il calcio e il suo equilibrio competitivo. Come dimostrato ampiamente, i controlli finanziari sono inadeguati e sono stati applicati impropriamente. Ai club partecipanti alle competizioni europee dovrebbe essere garantito di governare le competizioni».

«Siamo felici – conclude la nota dei tre club – che, da ora in avanti, non saremo più oggetto delle attuali minacce della Uefa. Il nostro obiettivo è di continuare a sviluppare il Progetto di Super League in modo costruttivo e collaborativo, contando sul contributo di tutti gli stakeholders del calcio: tifosi, calciatori, allenatori, club, leghe e federazioni nazionali e internazionali. Siamo consapevoli del fatto che alcuni elementi della nostra proposta potrebbero essere rivisti e, naturalmente, potranno essere implementati attraverso il dialogo e il consenso. Rimaniamo fiduciosi nel successo di questo progetto che sarà sempre rispettoso della normativa dell’Unione Europea».