Il calcio europeo vede ridurre i propri ricavi di 3,7 miliardi di euro. È quanto si evince dalla Annual Review of Football Finance di Deloitte, relativamente alla stagione 2019/20. L’intero mercato calcistico continentale ha subito una contrazione del 13%, il primo ribasso dai tempi della crisi finanziaria del 2008/09. Le top five leagues hanno registrato un calo dei ricavi dell’11%, passando da 17 a 15,1 miliardi di euro complessivi nella prima stagione segnata dalla pandemia di Covid-19. Sono rimasti praticamente invariati, per le stesse cinque leghe (Premier League, Liga, Bundesliga, Ligue 1 e Serie A) i costi salariali. In termini assoluti, i primi cinque tornei rappresentano il 60% del giro d’affari calcistico europeo.
Le entrate dei club della Premier League sono diminuite del 13% da un record di 5,2 miliardi di sterline nel 2018/19 a 4,5 miliardi di sterline nel 2019/20, il primo calo nella storia della Premier League nonché il livello di ricavi più basso dalla stagione 2015/16. I costi salariali sono aumentati del 4% a 3,3 miliardi di sterline, ma un incremento così basso non lo si registrava dalla stagione 2004/05. In calo anche gli utili (da 782 a 55 milioni di sterline), con oltre metà dei club di massima serie (undici in tutto) che hanno chiuso l’esercizio in perdita, contro i quattro della stagione 2018/19. Il Covid-19 e le misure restrittive adottate per contenere il contagio hanno causato perdite ante imposte cumulative per 966 milioni di sterline. Il debito netto cumulativo dei club della Premier League ha raggiunto un nuovo livello record, sfiorando i 4 miliardi di sterline.
La Bundesliga tedesca è la lega, tra le prime cinque in Europa, ad aver subito il minor calo dei ricavi: 137 milioni di euro in meno nel giro di un anno, una riduzione del 4%. Questo è stato possibile poiché la stagione è stata completata prima della fine dell’anno finanziario, dunque le emittenti televisive hanno potuto pagare la quota spettante prima della chiusura dei bilanci. La Bundesliga ha generato ricavi per 3,2 miliardi di euro nella stagione 2019/20 e si è imposta come seconda lega continentale per ricavi, superando la Liga che ha chiuso l’annata con 3,1 miliardi di euro di ricavi. La massima divisione spagnola ha però fatto i conti con un tracollo dell’8% nelle entrate. Ad ogni modo, la Liga presumibilmente tornerà la prima lega dopo la Premier League per la stagione 2020/21.
Tra le top five leagues, chi ha incassato maggiormente il colpo della pandemia nel suo primo anno è stata senza dubbio la Serie A. Il calcio italiano resta nel treno delle principali leghe europee con 2,1 miliardi di ricavi, ma rispetto all’annata 2018/19 il giro d’affari è crollato del 18%. In termini percentuali, peggio pure della Ligue 1, che nella prima stagione disputata in emergenza sanitaria ha deciso di sospendere il campionato con dieci giornate ancora da disputare. La massima serie francese ha generato ricavi per 1,6 miliardi di euro, registrando un ribasso del 16%. In tutte le leghe è comunque evidente l’impatto del Covid-19 e dell’azzeramento dei ricavi dal botteghino, mentre rimane incerto l’effetto della pandemia su ricavi televisivi e commerciali, che da soli rappresentano l’87% del giro d’affari calcistico delle top five leagues.