Russia, le sanzioni dagli Usa colpiscono anche il Cska Mosca

Le sanzioni degli Usa alla Russia colpiscono direttamente pure il mondo del calcio. C’è anche il Cska Mosca nell’elenco di soggetti e società destinatarie di sanzioni da parte del Department of the Treasury’s Office of Foreign Assets Control (Ofac) degli Stati Uniti. Le misure adottate dagli Usa a seguito dei fatti avvenuti al confine tra Russia e Ucraina vedono coinvolto anche un club sportivo, non esclusivamente calcistico, tra i più noti nella capitale russa. Sei volte vincitore della Prem’er Liga, nonché primo club russo a vincere una competizione europea dopo la dissoluzione dell’Urss (la Coppa Uefa del 2004), il Cska è controllato dalla banca d’affari Vnesheconombank (VEB), finita nel mirino del governo statunitense.

L’acquisizione delle quote di maggioranza del Cska Mosca da parte della banca VEB risalgono alla fine del 2019, quando rilevò il 75% dalla società Bluecastle Enterprises Ltd. Già da tre anni, il club giocava le partite casalinghe nel nuovo stadio, ribattezzato VEB Arena nel 2017 a seguito della cessione dei naming rights alla banca che ne aveva finanziato la costruzione. Il 22 aprile 2020, la stessa VEB ha annunciato di aver concluso l’acquisizione del 77,63% delle quote del Cska Mosca come parte della conversione del debito nel capitale del club, rimanendone tutt’oggi come principale azionista. Un’operazione necessaria «per risolvere la questione sul debito del club», come dichiarato all’epoca dal presidente di VEB, Igor Shuvalov.

Adesso il Cska Mosca rientra tra le 25 società legate a VEB, in Russia e non solo, ad essere state sanzionate dagli Usa. Tra queste, Bank Belveb Ojsc, banca operante in Bielorussia, Prominvestbank (Ucraina), nonché VEB Asia Limited, società finanziaria con sede a Hong Kong. L’elenco comprende anche Llc Sibuglemet Group, le società VEB Capital, VEB Leasing, VEB Service, VEB Engineering, VEB Ventures, Infraveb, VEB.DV, Infrastructure Molzhaninovo, Resort Zolotoe Koltso e Russian Export Center.

«Nonostante la crescente pressione, VEB continuerà a migliorare la propria stabilità finanziaria ed efficienza operativa, adempiendo adeguatamente agli obblighi assunti, nonché utilizzando tutti i mezzi per proteggere i propri diritti e interessi legali disponibili», riporta l’agenzia Tass, citando una nota della banca Vnesheconombank. «VEB.RF – prosegue – osserva sempre la legislazione dei paesi in cui attua i suoi progetti. Le restrizioni imposte dagli Stati Uniti non influiranno sull’impegno di VEB.RF nella sua missione di facilitare lo sviluppo dell’economia russa e la prosperità dei suoi cittadini».