Caso plusvalenze, il Tribunale federale nazionale proscioglie tutti

Il Tribunale Federale Nazionale ha prosciolto tutti i club e dirigenti deferiti dalla Procura Federale per il cosiddetto caso plusvalenze, che vedeva coinvolte tra le altre Juventus, Napoli, Empoli, Sampdoria e Genoa, oltre ad altre due società di Serie B (Parma e Pisa), due di Serie C (Pescara e Pro Vercelli) e due società escluse dai campionati professionistici (Novara e Chievo Verona). La sezione disciplinare, presieduta da Carlo Sica, non ha accolto le tesi dei procuratori in merito alla contabilizzazione delle plusvalenze nei bilanci dei club in questione, i cui valori erano ritenuti eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili. Non per il Tfn, che ha invece prosciolto sia le società che i dirigenti deferiti.

Le richieste del procuratore federale Giuseppe Chinè per i club si limitavano ad ammende di vario genere: 800 mila euro per la Juventus, 392 mila euro per il Napoli, 320 mila euro per il Genoa, 195 mila euro per la Sampdoria e 42 mila euro per l’Empoli tra le società di Serie A; 338 mila euro per il Parma e 90 mila euro per il Pisa in Serie B; 125 mila euro per il Pescara e 23 mila euro per la Pro Vercelli in Serie C. Le sanzioni richieste per i dirigenti, invece, riguardavano inibizioni in alcuni casi superiori ai 12 mesi (16 mesi e 10 giorni richiesti per Paratici della Juventus, 12 mesi per Agnelli).

Al centro delle difese in questo procedimento c’è la valutazione dei cartellini dei calciatori. La Procura Federale avrebbe infatti citato come parametro di affidamento il dato riportato sul portale Transfermarkt, cosa avvenuta in altre situazioni (anche in ambito di giustizia ordinaria) e giudicato come non idoneo. I club, in primis la Juventus, hanno contestato l’adozione delle valutazioni riportate sul sito specializzato in statistiche e notizie legate al calcio.

Le motivazioni sul proscioglimento degli 11 club e dei 59 dirigenti deferiti verranno rese note nei prossimi giorni. Il giudizio di primo grado, intanto, è un primo round vinto dai club finiti sotto la lente d’ingrandimento per le plusvalenze contabilizzate nel corso degli ultimi anni. La Procura Federale può ricorrere alla Corte Federale d’Appello, per cercare di ribaltare un verdetto che ha respinto tutte le accuse sui presunti valori gonfiati.