Svolta in Bundesliga: i club tedeschi aprono a investimenti di private equity

La maggioranza dei due terzi dei 36 club dei club tedeschi di Bundesliga e Bundesliga 2 ha votato a favore dell’apertura a investimenti di private equity in cambio di una quota dei diritti televisivi da cedere per i prossimi due decenni. In un’assemblea a Francoforte, è stata così accolta con il minimo dei voti possibile, la proposta avanzata dalla Lega calcio tedesca (Dfl), secondo cui in tal mondo “si garantirà il successo sostenibile e a lungo termine” dei club e delle prime due categorie. “L’obiettivo è che i campionati rimangano competitivi in termini sportivi e commerciali e rimangano finanziariamente stabili mantenendo l’equilibrio tra integrazione sociale e crescita economica”, sostiene ancora la Lega, affermando che i possibili introiti, stimato in circa un miliardo di euro, saranno utilizzati per il marketing e per l’internazionalizzazione, compresa la creazione di una piattaforma di streaming. Altri fondi verrebbero destinati ai club e per istituire un fondo per incoraggiarli a fare tournee a per scopi pubblicitari. Il voto era a scrutinio segreto ma in precedenza l’Union Berlino aveva espresso chiaramente la sua contrarietà per una scelta che “si sta svolgendo nel momento sbagliato”, chiedendo il rinvio. L’alleanza dei tifosi ‘Unser Kurve’ (La nostra curva, ndr) si è lamentata del fatto che il processo è stato affrettato e mancava di “discussioni sensate, trasparenti e approfondite”. La Dfl ha promesso che l’accordo non porterà a un cambiamento degli orari di gara o lo spostamento di partite all’estero.

Il voto è stato “un buon segno che noi – la Dfl e i club – vogliamo sviluppare insieme la Bundesliga e la seconda divisione”, ha detto l’amministratore delegato della Dfl Marc Lenz durante una conferenza stampa. Con l’approvazione, la Dfl può ora avviare trattative concrete con un partner di marketing strategico che dovrebbe pagare 1 miliardo di dollari (1,08 miliardi di dollari) per una percentuale degli introiti televisivi, con i soldi per rafforzare il modello di business della Dfl e il marketing all’estero dove la Bundesliga è in ritardo rispetto alla Premier League inglese. Il processo dovrebbe concludersi entro la fine di marzo 2024, ha affermato la Dfl. Secondo quanto riferito, sei società sarebbero interessate e il contratto partirebbe dalla prossima stagione e durerebbe per un massimo di 20 anni. Un piano simile è stato respinto a maggio, quando non era stata raggiunta la necessaria maggioranza dei due terzi. “I diritti e i doveri sovrani della Dfl (ad esempio nel settore sportivo), così come i diritti di influenza e di partecipazione dei club rimangono pienamente salvaguardati”, ha affermato la Dfl in una nota. La regola “50+1” impedisce che singoli investitori possano detenere più del 49% delle azioni dei club tedeschi, salve alcune deroghe.