La Wada, l'Agenzia mondiale antidoping, ha introdotto una variabile al passaporto biologico, legata al possibile rilevamento di steroidi nell'organismo degli atleti. L'Esecutivo si è riunito a Buenos Aires e ha preso la decisione sulle nuove modalità di controllo, che entreranno in vigore dal primo gennaio 2014. il passaporto biologico è una raccolta di documenti individuali, che contiene i risultati dei test antidoping in un lasso di tempo ben definito. Il documento contiene i risultati dei test sulle urine, i risultati dei test sul sangue, un profilo ematologico, ottenuto dalla comparazione dei parametri ematologici riconducibile a una serie di esami del sangue, un profilo ormonale steroideo, su una serie di esami delle urine. A differenza del controllo antidoping "convenzionale", i nuovi rilevamenti tenteranno d'individuare una sostanza vietata nelle urine o nel sangue di un atleta, sulla base del passaporto biologico e del relativo monitoraggio delle variabili biologiche. Il passaporto biologico era finalizzato al rilevamento dell'Epo o di prodotti destinati a migliorare la resistenza, attraverso l'aumento di globuli rossi nel sangue. La quantità degli steroidi si basa sulla misurazione di anabolizzanti nelle urine. Se l'Uci è stata la prima federazione ad adottare il passaporto biologico nel 2008, la Fifa è stata la prima a utilizzare entrambi i sistemi di controllo su tutti i calciatori che hanno partecipato alla scorsa Confederations cup, a giugno. "Questa decisione promette bene nella lotta contro il doping nello sport" , ha detto John Fahey, presidente della Wada. Una terza modalità di controllo – ancora da esaminare – è finalizzata a rilevare l'uso (ma soprattutto l'abuso) dell'ormone della crescita.