Nasce la nuova Lega Pro. Il format appena approvato prevede nelle prossime due stagioni un passaggio dalle attuali 69 squadre a 60, suddivise in tre gironi da venti ciascuno a serie unica. "Nella prossima stagione partiremo nuovamente con 69 club, e se sarà necessario ci saranno dei ripescaggi sia tra le nostre formazioni retrocesse che tra quelle del mondo dilettantistico – ha spiegato il presidente della Lega Pro Mario Macalli che ha annunciato anche la volontà di ricandidarsi alla presidenza della Lega Pro – In quella successiva poi, per scendere a 60 squadre, non ci saranno retrocessioni tra la Prima e la Seconda divisione, e nella Seconda scenderanno 18 squadre. Siamo contenti, oggi è un bel giorno per tutto il calcio italiano".
I 60 club dovranno anche garantire una solidità economica. La fideiussione per l'iscrizione al nuovo campionato sarà per tutti di 600mila euro (nella stagione 2013/14 sarà pari a 400mila per Seconda Divisione e 600mila per la Prima Divisione). Ci saranno controlli trimestrali sui conti con l'obbligo di ripianare entro 30 giorni ogni debito. Le società dovranno garantire stadi con 3mila posti.
L'Aic in cambio della riduzione dei club professionistici ha ottenuto, oltre alle rassicurazioni sul pagamento degli stipendi, la cancellazione della norma sull'utilizzo obbligatorio in campo dei giovani dalla stagione 2013-14. Le norme sulla suddivisione dei contributi (minutaggio), inoltre, dovranno essere obbligatoriamente concertate con l'Aic. "C'è grande soddisfazione – ha sottolineato il presidente, Damiano Tommasi -. Il progetto di riforma così strutturato viene accompagnato anche da un progetto tecnico, una diversa politica sulla valorizzazione dei vivai nazionali finalizzata a sostenere l'intero movimento da un punto di vista tecnico-sportivo. Avremo nella futura Lega Pro società meglio patrimonializzate".