Assolti oggi con formula piena, «perchè fatto non sussiste» il consigliere d'amministrazione dell'Udinese Calcio Gino Pozzo, il presidente Franco Soldati e l'ex direttore generale Pierpaolo Marino, nell'ambito del processo in cui i tre dirigenti erano accusati di concorso in doping amministrativo. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Udine in composizione collegiale, presieduto dal giudice Carla Missera.
Il titolare dell'inchiesta, il pm Lucia Terzariol, aveva chiesto due anni di reclusione per Pozzo, un anno e sei mesi per Soldati e Marino. L'ipotesi contestata dall'accusa ai tre dirigenti era di avere procurato alla società vantaggi fiscali attraverso l'acquisto e la vendita dei diritti sportivi di cinque giocatori, aumentandone artificiosamente il valore. "Siamo molto soddisfatti, perchè è stata accolta la nostra prima tesi difensiva – ha commentato l'avvocato Giuseppe Campeis, difensore di Pozzo – e cioè quella dell'insussistenza del reato tributario di frode fiscale prospettato dall'accusa".
Le accuse erano relative alle compravendite con il Venezia dei giocatori Ponzalo Martinez e Ruben Maldonado, con il Genoa di Rodriguez Boisfer, Vittorio Micolucci e Valon Berhami. I fatti contestati risalgono al periodo 2003-05.