Puntare sui giovani. Non c'è dubbio che sia una soluzione ai mali del calcio italiano. Ogni presidente, c'è da scommetterci, sogna una Cantera in stile Barcellona, che sforni campioncini in erba senza posa. Ma quanto investono nei settori giovanili le società della Serie A?
I conti li hanno fatti Figc, Pwc e Arel nel ReportCalcio 2012. Ebbene, nella stagione 2010/2011, i 20 club della massima serie hanno speso per la formazione delle squadre giovanili circa 80 milioni di euro, pari al 4,8% del fatturato (pari a 1,6 miliardi di euri al netto delle plusvalenze). Se includiamo, però, anche le plusvalenze da calciomercato (circa 400 milioni) la percentuale scende al 3,9 per cento.
Rispetto alle due stagioni precedenti (2008/2009 e 2009/2010), quando si spendevano circa 67 milioni di euro, i club di A hanno speso circa il 20% in più per le squadre giovanili, che tra pulcini, esordienti, giovanissmi, allievi e primavera, schierano quasi 4.800 atleti junior. La direzione, perciò, sembra quella giusta ma serve evidentemente qualche sforzo in più.