Quasi 23 milioni di stipendi non pagati: a tanto ammonta il “buco” delle squadre della Liga e della Liga Adelante, le prime due divisioni professionistiche del calcio spagnolo. Come comunica la AFE, l’Associazione calciatori spagnoli, nella stagione 2013/14 non sono stati pagati stipendi per 22.839.033 euro. Una situazione che vede coinvolte diciotto società e circa duecento giocatori in tutto, per i quali la AFE ha presentato reclamo alla LFP. I club e le S.a.d. (sociedad anonima deportiva) potranno presentare le loro richieste entro la riunione della Commissione congiunta AFE-LFP.
Numeri in aumento rispetto al 2013. Sono 194 i giocatori ad aver denunciato il mancato pagamento degli stipendi. Un numero in aumento rispetto alla passata stagione, quando i tesserati in attesa del completo versamento degli emolumenti erano 160. Aumenta, sebbene di poco rispetto allo scorso anno, l’importo totale da versare dalle squadre delle due principali categorie calcistiche in Spagna (circa tremila euro in più rispetto al 2013), mentre è in controtendenza il numero dei club e delle S.a.d. coinvolte. Sono infatti diciotto le squadre segnalate, a cospetto delle ventiquattro squadre implicate nel luglio dello scorso anno.
Rischio retrocessione per i club insolventi. L’obiettivo della Commissione congiunta AFE-LFP sarà quello di risolvere la totalità dei casi in questione, quantificando gli importi da addebitare ai club e alle S.a.d. che hanno ricevuto reclami per il mancato pagamento degli stipendi. Una volta decise le somme da pagare, le società avranno tempo fino alla mezzanotte del 31 luglio per saldare gli stipendi mancanti. Nel caso non dovesse essere rispettata la deadline, si rischia una penalizzazione o addirittura la retrocessione.
Stipendi non pagati, l’allarme dell’AFE. “Il livello di insolvenza non solo prosegue senza diminuire, ma aumenta leggermente, il che prova, una volta di più, la necessità di una modifica urgente del modello di gestione attuale del calcio professionistico spagnolo”, è questo l’allarme lanciato dall’AFE nel comunicato diffuso al riguardo. Il sindacato dei giocatori spagnoli definisce obsoleto il modello attuato in Spagna, a fronte dei sistemi moderni dei principali campionati europei. “L’importanza dell’insolvenza si aggrava se si considera, inoltre, che arriva in un momento nel quale i salari dei giocatori hanno subito una riduzione di circa il 20% rispetto alla stagione 2012/13”, ha aggiunto la AFE.