Per il Brescia tramontano la pista Porfida e quella “pakistana”. “Ho comprato il Brescia calcio e mi impegnerò entro due anni a riportarlo in serie A così come la città merita”. Parlava così nel primo pomeriggio l’uomo d’affari pakistano Kadir Sheikh Abdul, convinto di aver acquistato il club di Gino Corioni. Convinzione però smontata nel giro di poche ore, di fronte all’esito completamente negativo delle verifiche delle credenziali e delle garanzie fornite dall’imprenditore a Ubi Banca, principale creditore del Brescia che di fatto da luglio ha posto in amministrazione controllata la gestione Corioni. La banca, insomma, ha ritenuto non affidabile l’aspirante compratore venuto da lontano. Kadir Sheikh Abdul, passaporto spagnolo, è socio di maggioranza di una catena di negozi di elettrodomestici. A suo dire, negli uffici della banca aveva sistemato con i vertici dell’istituto di credito di riferimento del Brescia i dettagli dell’operazione nella quale, in due anni, si sarebbe impegnato a versare 13 milioni di euro e a stilare un piano di rientro dai debiti accumulati dalla società.
Poco prima delle dichiarazioni dell’imprenditore pakistano, la banca comunicava ufficialmente la rottura delle trattative con il manager Riccardo Sagramola che, per conto della finanziaria Profida Italia, aveva a sua volta sottoposto a Ubi Banca un progetto per rilevare e rilanciare il club. Progetto bocciato. Non restava dunque in ballo che la pista pakistana che si era aperta una decina di giorni fa con l’irruzione sulla scena bresciana di Kadir Sheikh Abdul che nei mesi scorsi aveva già tentato di acquistare il Varese prima e la Pro Vercelli poi. Per dare credibilità al proprio progetto, ieri l’imprenditore aveva tra l’altro convocato una conferenza stampa con al suo fianco Evaristo Beccalossi, bresciano, indicato come l’uomo di riferimento del rilancio sportivo del Brescia. Ma, dopo le verifiche, la banca ha bloccato tutto e, a questo punto, resta un grande punto interrogativo relativamente alla sopravvivenza stessa del club che versa in gravi difficoltà economiche. La squadra naviga in acque di classifica non troppo buone e in questa stagione sarà già chiamata a scontare quattro punti di penalizzazione ai quali presto potrebbero aggiungersene altri, dato che l’attuale gestione ha già fatto sapere di non poter provvedere al pagamento di stipendi e contributi per circa 1,5 milioni in scadenza il prossimo 15 dicembre.