I ricavi dal botteghino si confermano, tranne in rari casi, una delle voci meno influenti nei fatturati dei principali club calcistici europei. Escluse alcune società inglesi (dall’Arsenal che ne fa uno dei punti di forza, all’Everton che ottiene più dal botteghino che dal commerciale), per i top club del vecchio continente le principali fonti di ricavo restano tv e pubblicità. I cosiddetti “matchday revenues” però restano un indicatore dello stato di salute del calcio nei vari campionati europei, come dimostra la graduatoria stilata da Deloitte nell’annuale analisi dei ricavi dei principali club europei: Due big spagnole, dominio inglese e l’inserimento del Bayern: questo il quadro delle uniche società europee a superare gli 80 milioni di ricavi dal botteghino.
Dominio inglese. Il Manchester United, benché non faccia dei matchday revenues il proprio punto di forza (solo il 25% dei 518 milioni di ricavi complessivi), è la squadra che guadagna più di tutte in Europa dal botteghino. L’Old Trafford ha garantito nel 2014 129,3 milioni di euro ai Red Devils, a dispetto di un settimo posto in Premier League con conseguente mancata qualificazione alle coppe europee. Segue a ruota un’altra inglese, l’Arsenal, che però fa dei ricavi provenienti dall’Emirates Stadium un punto di forza imprescindibile. I 119,8 milioni ottenuti nella scorsa stagione dal botteghino rappresentano infatti il 33% dell’intero monte ricavi. Solo i proventi televisivi, grazie all’ultimo accordo da record siglato dalle squadre della Premier League, superano questa cifra. Oltremanica troviamo a quota 84,9 milioni di euro il Chelsea, sesta squadra nella speciale graduatoria europea per ricavi dal botteghino, con Liverpool (ottavo, 61 milioni) e Manchester City (nono, 56,8 milioni) a chiudere la top ten d’Europa. Per le altre tre inglesi (Tottenham, Newcastle ed Everton) i ricavi dal botteghino sono pressoché pari a quelli commerciali, ma la peculiarità è una tv-dipendenza legata al già citato accordo triennale per la cessione dei broadcasting rights.
Il vuoto dietro Barça e Real. Barcellona e Real Madrid sono le uniche due squadre alla pari dei due colossi inglesi in ambito botteghino. Il Camp Nou ha portato nelle tasche del club azulgrana 116,8 milioni di euro nella passata stagione, mentre il Bernabeu e il percorso completo del Real Madrid in tutte e tre le competizioni sono valsi 113,8 milioni di euro. Nell’analisi complessiva dei ricavi, però, il botteghino resta una voce di minor conto per entrambe: i matchday revenues incidono infatti soltanto per il 24% nel fatturato del Barcellona, addirittura del 21% in quello del Real Madrid. Sotto le due spagnole, con 88 milioni di ricavi, troviamo il Bayern Monaco, terza potenza economica d’Europa. Come per Barça e Real, i matchday revenues hanno un impatto meno significativo di tv e commerciale, influendo solo per il 18% sui ricavi del club bavarese. Ancora meno influenti nel Paris Saint-Germain, che deve quasi il 70% dei suoi ricavi all’area commerciale (gran parte di questi ricavi sono legati all’accordo tra il club parigino e la Qatar Tourism Authority) e solo il 13% ai proventi dal Parc des Princes. L’ultima della top ten è il Borussia Dortmund, con 56,1 milioni di ricavi dal botteghino che valgono il 22% dei ricavi totali.
Italiane ultime della classe. Come prevedibile la Serie A si conferma un’isola infelice del calcio europeo. Sorpassate persino dal Galatasaray (47,1 milioni di euro di matchday revenues), le italiane trovano nella Juventus l’unica all’altezza della “borghesia” europea. Lo Juventus Stadium, per ricavi da partita, è valso nell’ultima stagione 41 milioni di euro, poco meno di quanto ottenuto dallo Schalke 04. I ricavi dal botteghino restano però una voce poco influente nel bilancio bianconero, rappresentando solo il 15% dei ricavi totali. Per trovare le altre italiane bisogna scavare a fondo nella graduatoria, con tre squadre della Serie A tra le ultime quattro. Il Milan, diciassettesimo, ha portato a casa solo 24,9 milioni di euro. Peggio ancora hanno fatto Napoli e Inter, rispettivamente diciannovesimo con 20,9 milioni e ultimo con 18,8 milioni. Per tutte e tre, neanche a dirlo, il botteghino non rappresenta una fonte primaria di ricavo: 10% per il Milan, 11% per l’Inter e 13% per il Napoli.