La trattativa è avanzata. Il Suning Commerce Group, come una goccia sulla pietra, ha scavato nella volontà di Erick Thohir e soprattutto di Massimo Moratti, e sta per concludere l’acquisto del pacchetto di maggioranza dell’Inter. I cinesi hanno sempre voluto acquisire il controllo della società nerazzurra ma si sono scontrati con la volontà del Tycoon indonesiano che non ha voluto cedere il suo 70%. Per questo motivo nelle scorse settimane, dopo la visita ad Appiano dello stato maggiore del colosso del commercio di elettrodomestici (e non solo), a partire dal presidente Zhang Jindong, si stava discutendo della cessione di una quota tra il 20 e il 30%. A sparigliare le carte è intervenuto Massimo Moratti che forte della sua clausola put esercitabile a novembre nei confronti di Thohir, ha chiesto e ottenuto di entrare nella partita. Lo scenario ad oggi più probabile è che Suning prenda la quota di Moratti (29,5%) e circa il 40% delle azioni di Thohir (che resterebbe socio di minoranza al 30%) arrivando a possedere intorno al 70%. Il colosso cinese si farebbe così carico del debito con Goldman Sachs (oggi intorno ai 220 milioni) e verserebbe cash circa 180 milioni ai due attuali proprietari. La valutazione dell’Inter salirebbe così intorno ai 600 milioni di euro. In un secondo momento, Suning e Thohir procederebbero ad un aumento di capitale.
Il cambio al timone non inciderebbe sugli obblighi del fair play finanziario nell’immediato. L’Inter dovrà comunque chiudere il bilancio al 30 giugno 2016 a -30 milioni e avrà bisogno di accumulare, come confermato dallo stesso Thohir, 40/50 milioni di plusvalenze da calciomercato. Tuttavia, l’ingresso di una nuova proprietà potrebbe consentire di riaprire il tavolo con la Uefa per concordare un nuovo piano di investimenti allentando i vincoli di bilancio futuri (ad esempio l’obbligo del pareggio al 30 giugno 2017). Infatti, la Uefa potrebbe decidere di dare il suo appoggio a un piano di sviluppo credibile basato su una crescita dei ricavi commerciali grazie alla sinergia Inter-Suning in Cina ovvero a nuove sponsorizzazioni provenienti dallo stesso gigante cinese (che ha un fatturato di 15 miliardi all’anno) o da altre aziende dell’Ex impero celeste.