Il successo della prima edizione della Indian Super League ha avuto il suo effetto in termini di sponsorizzazioni. La nuova lega calcistica indiana, lanciata lo scorso anno grazie a incentivi economici per le franchigie partecipanti e agli ingaggi di vecchie glorie del calcio europeo, è ormai alle porte della sua seconda edizione, con premesse ben maggiori rispetto a quelle della stagione d’esordio. È quanto lasciano intendere i ricavi dalle sponsorizzazioni per la ISL, quasi raddoppiati nel giro di dodici mesi: 13,6 milioni di euro (oltre cento crore) contro i 7,5 dell’anno precedente, grazie anche a nuove partnership e accordi rinnovati al termine della prima stagione.
La Indian Super League può già contare su un title sponsor, ovvero la Hero MotoCorp, che nel 2014 ha siglato un accordo triennale con la neonata lega professionistica indiana. A questo si è aggiunto l’accordo con Puma come sponsor tecnico ufficiale e fornitore dei palloni per le squadre partecipanti al torneo. Presenti inoltre come partner ufficiali marchi internazionali quali DHL, HP e Imperal Blue, mentre poco meno di un anno fa si sono aggiunte cinque nuove compagnie nel novero degli sponsor, tra queste altre multinazionali quali Suzuki e Pepsi. Star Sports è l’officiai broadcaster della ISL in patria, nonché uno degli organizzatori del campionato, che viene trasmesso nel resto del mondo da Fox Sports (Stati Uniti e Australia) ed Eurosport.
Un boom di sponsorizzazioni legato indubbiamente all’enorme risposta di pubblico ricevuta nella prima edizione del neonato torneo. La regular season è stata infatti seguita da una media di 25.371 spettatori paganti a partita, cifra superiore alla media della Serie A al termine della stagione 2014/15. Per i Kerala Blasters e i campioni uscenti dell’Atletico de Kolkata, inoltre, la media stagionale supera i quarantamila spettatori nelle sfide di regular season. Ennesima conferma delle potenzialità del calcio in un paese come l’India, che ha attratto non solo nuovi sponsor, ma anche l’interesse di società calcistiche europee. Basti pensare all’Atletico Madrid, co-proprietario dell’Atletico de Kolkata, ma anche a Fiorentina e Feyenoord, rispettivamente partner di Pune City e Dehli Dynamos.