Dopo le dichiarazioni di Eduard Rmeu, vicepresidente del Barcellona, la Liga risponde al club azulgrana in merito alle questioni che vedono i catalani alle prese con le limitazioni di spesa sul mercato. Il dirigente intervistato da Rac-1, aveva spiegato come la massa salariale del Barça superasse quella del Real Madrid e del Bayern Monaco, motivo per cui la società sta rinegoziando una riduzione del monte ingaggi con i propri calciatori.
«La Liga ha applicato in modo rigoroso ed efficace i regolamenti di controllo economico nel caso dell’FC Barcelona in ogni momento – si legge nel comunicato – come con il resto dei club associati, avendo sanzionato, nel suo caso, le violazioni degli stessi. Il peggioramento della situazione finanziaria dell’FC Barcelona si è verificato nelle stagioni colpite dal COVID (2019/2020 e 2020/2021), in cui il Club ha preso una serie di decisioni che sono state soggette, come il resto dei club, all’applicazione delle regole di Controllo Economico e il conseguente impatto sulla loro capacità di tesseramento dei giocatori».
Già nella scorsa estate, infatti, il Barcellona ha dovuto ricorrere a cessioni e rimodulazioni dei contratti per poter ingaggiare calciatori. Un problema che ha portato inoltre all’impossibilità di rinnovare il contratto in scadenza di Lionel Messi, trasferitosi a parametro zero al Paris Saint-Germain. Quest’anno, l’obiettivo del Barça sembra essere quello di una riduzione del monte stipendi del 50%.
«Oltre a questa forte riduzione dei ricavi – prosegue la nota – nel 2020/21 il risultato ha significativamente risentito di un impatto negativo stimato in circa 500 milioni di euro, comprensivo di svalutazioni e accantonamenti per spese future deliberato dall’attuale Consiglio di Amministrazione. Nella stagione 2021-2022, in conseguenza della situazione descritta, il FC Barcelona ha avuto la possibilità di contrarre giocatori solo riducendo proporzionalmente il costo della propria rosa (art. 100 del Controllo Economico)». Anche quest’anno, è prevista «la stessa situazione, con limitazioni ai contratti» a meno che il Barcellona non ottenga «ricavi e plusvalenze che riequilibrino la situazione descritta. Qualora la Società mettesse in atto azioni volte a generare entrate straordinarie che le consentissero di compensare le perdite accumulate e abbandonare così la condizione di società eccedente nel proprio LCPD, potrebbe registrare nuovamente i giocatori in modo normale».