La Cina torna a pensare al calcio, superata la fase critica dell’emergenza Coronavirus, e dà il via alla costruzione di uno stadio di calcio con una capacità di 100.000 spettatori. Sarà il nuovo stadio del Guangzhou Evergrande, club vincitore di otto delle ultime nove edizioni della Superlega, ad essere il proprietario del più grande impianto calcistico cinese. Un investimento da 12 miliardi di yuan, pari a 1,69 miliardi di dollari, per il gruppo Evergrande, tra i principali colossi immobiliari asiatici. Il terreno su cui sorgerà la struttura avrà un costo di 6,8 miliardi di yuan (960 milioni di euro) e occuperà una superficie di 750 acri, sulla quale sorgerà un impianto di 150 mila metri quadri.
“Speriamo che lo stadio ospiti la cerimonia di apertura della Coppa d’Asia nel 2023”, ha affermato il presidente del gruppo Evergrande, auspicando il completamento dei lavori entro il dicembre del 2022. “Costruiremo altri tre o cinque stadi di calcio professionistico di alto livello – ha proseguito il patron del Guangzhou Evergrande – con capacità da 80.000 a 100.000 posti in Cina”. Un impegno che dunque va ben oltre il semplice sviluppo del club di cui è proprietario, campione d’Asia nel 2013 e nel 2015 oltre ad aver vinto il campionato locale in otto edizioni dal 2011 al 2019.
Per la Cina, d’altronde, i prossimi anni saranno decisivi per poter segnare la svolta in merito ad una presenza in pianta stabile nel gotha del calcio internazionale. È lì che si terrà l’edizione 2021 del Mondiale per club ed è sempre in Cina che si disputerà la Coppa d’Asia del 2023, primo passo verso l’obiettivo dichiarato dal Governo fin dal 2015, quando venne introdotto il piano per la riforma e lo sviluppo del calcio cinese. L’obiettivo finale è quello di rendere la Cina una potenza calcistica globale entro il 2050. Nel frattempo, si lavora per garantire la presenza di strutture all’avanguardia.