L’Everton avrà un nuovo stadio. Il consiglio cittadino di Liverpool ha approvato all’unanimità il progetto per l’impianto da costruire nel distretto di Vauxhall, più precisamente nei pressi del molo di Bramley-Moore Dock, diretto sul fiume Mersey. Il ceo del club, Denise Barrett-Baxendale, insieme a Coling Chong (stadium development director) ha presentato i propri piani per il nuovo stadio e per Goodison Park ai consiglieri in un incontro durato tre ore, nel quale hanno ottenuto l’approvazione per il via libera alla creazione della nuova casa dei Toffees. La capienza sarà di 52.888 posti a sedere e l’obiettivo è quello di rendere l’impianto fruibile a partire dal 2024.
Il costo per la costruzione del nuovo impianto è stimato in 500 milioni di sterline, pari a circa 580 milioni di euro. L’opera dovrebbe portare alla creazione di 15 mila posti di lavoro, subordinati ovviamente al via libera definitivo da parte del governo. Già nel marzo 2017 l’Everton e la holding Peel Group avevano raggiunto un accordo per l’acquisizione dell’area, con la “benedizione” dell’amministrazione locale di Liverpool. L’intesa prevede un contratto di locazione per 200 anni. Nel dicembre 2019, il progetto è stato presentato dal club che, poco più di un anno dopo, ha ottenuto il via libera. Nel 2003 e nel 2009, l’Everton fu costretto ad abbandonare i propri piani per la creazione di un nuovo impianto in altre zone della città.
“Sebbene quello di oggi sia solo un passo in più in un lungo viaggio, è molto importante”, ha dichiarato il presidente dell’Everton, Bill Kenwright. Il progetto, però, ha fatto storcere il naso all’Unesco. L’area prescelta è tra quelle considerate a rischio, dato che da decenni si discute della possibilità di costruire in quella zona, parte integrante della città mercantile marittima, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dalla stessa organizzazione. Una onorificenza che potrebbe persino essere revocata.