Un ultimatum alla Uefa: cinque giorni per annullare il procedimento contro i club della Superlega, oppure ci saranno conseguenze in ambito legale. Il giudice del Tribunale Commerciale di Madrid, Manuel Ruiz de Lara, si è espresso così in merito alle misure cautelari imposte nelle precedenti sentenze. Lo scorso 30 luglio, Juventus, Barcellona e Real Madrid (ovvero gli unici tre club rimasti legati al progetto) avevano espresso la loro soddisfazione in merito alla pronuncia da parte del giudice madrileno. Ora dal tribunale della capitale spagnola arriva un vero e proprio aut aut: l’annullamento dei procedimenti avviati – e successivamente sospesi – o sarà la Uefa stessa a rischiare sanzioni.
A giugno la Uefa ha sospeso il procedimento disciplinare nei confronti dei tre club che non avevano ancora trovato un accordo, dopo aver aperto un fascicolo su eventuali sanzioni a loro carico. Sul caso, però, è atteso anche il verdetto da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. A luglio è arrivato quello del Tribunale di Madrid, che già lo scorso 20 aprile ha emesso la sentenza in cui ordinava a Fifa e Uefa «di astenersi dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa» della Superlega. Allo stesso procedimento ha deciso di comparire come parte in causa la Liga spagnola, che ritiene «di avere un legittimo interesse a partecipare a tale procedura in quanto le decisioni da essa derivanti influenzeranno in maniera evidente l’equilibrio del calcio in Europa».
Secondo il giudice del tribunale madrileno, la Uefa non avrebbe rispettato le misure cautelari concordate e il presidente Ceferin rischia di dover rispondere di disobbedienza all’autorità giudiziaria. Viene inoltre sottolineato come, da parte della Uefa, ci sia una volontà ostativa «tendente a consolidare pratiche anticoncorrenziali». Per ottemperare alle misure cautelari, viene richiesto l’annullamento del procedimento avviato lo scorso 25 maggio nei confronti dei tre club che non hanno formalmente raggiunto un accordo con la Uefa, ma successivamente sospeso con ancora pendente un ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha reso noto di aver ricevuto la citazione a giudizio di Uefa e Fifa per possibile violazione delle norme anti-concorrenza dell’Unione Europea, a seguito del rinvio pregiudiziale del Tribunale di Madrid.
La corte madrilena, oltre alla richiesta di annullamento dei procedimenti disciplinari avviati nei confrondi delle tre società, chiede anche l’annullamento della Club Commitment Declaration, sottoscritta dagli altri nove componenti della Superlega, che hanno però deciso di tirarsi fuori dal progetto, raggiungendo un accordo con la Uefa su queste basi: la creazione di un fondo da 15 milioni destinato al calcio giovanile e di base, la trattenuta del 5% dei premi di partecipazione alle competizioni Uefa, una multa da 100 milioni di euro per i club che proveranno a giocare in una competizione non autorizzata e da 50 milioni per qualsiasi altra violazione dell’accordo.