Tpo, dalla Francia arriva il via libera: tre fondi d’investimento trovano l’accordo con la LFP

La Francia come nuova frontiera delle third-party ownership, le cosiddette Tpo, ovvero le quote dei cartellini dei giocatori cedute a investitori terzi diversi dai club. Gli emissari di tre fondi d’investimento attivi nel mondo del calcio internazionale hanno ammesso a Bloomberg di aver ricevuto dalla Ligue de Football Professionel il permesso di finanziare le squadre dei campionati professionistici francesi in cambio di una quota proveniente dai conguagli per il successivo trasferimento dei giocatori. Un modello che Doyen Sports vorrebbe espandere anche in Premier League e in Serie A, mentre ha già trovato terreno fertile in Spagna ma soprattutto in Portogallo, dove le Tpo sono ormai all’ordine del giorno, per non parlare del Sudamerica.

I tre fondi d’investimento. Proprio Doyen è inclusa in questo gruppo di tre fondi d’investimento che hanno ricevuto l’ok da parte della LFP. Gli altri due gruppi sono Asset Management Ltd e FairPlay Capital Sicav SA, il primo di base a Manchester, il secondo in Lussemburgo. Quest’ultimo, fra i suoi partner, vede anche la presenza di Pierfilippo Capello, figlio del commissario tecnico della Nazionale russa Fabio Capello.

Nessuna conferma dalla LFP. Dalla Francia non arrivano conferme, col portavoce della LFP, Charles-Herve Petit, che ha preferito glissare su ogni argomento riguardante i fondi d’investimento, oltre che sulle comunicazioni ricevute dagli stessi. La Federazione francese, insieme alla FA inglese e a quella polacca, secondo un report di KPMG risultava essere l’unica federazione europea a vietare la pratica delle comproprietà a terzi. Una pratica che non piò essere attuata neanche in Italia. In Premier e in Serie A Doyen intende utilizzare strategie diverse da quelle delle tpo, procedendo al finanziamento dei club per l’acquisto di atleti, e ottenendo in cambio o la restituzione del prestito più gli interessi o l’eventuale maggiore plusvalenza sulle successive vendite. Per ora Uefa e Fifa non si sono pronunciate, dal punto di vista normativo, sulle Tpo e sulle altre forme di finanziamento. Platini e la Uefa vorrebbero vietarle, ma per ora, l’unica previsione contenuta nei regolamenti Fifa è contenuto nell’articolo 18 bis delle norme sullo Status e i trasferimenti dei calciatori che stabilisce il divieto di “influenze di parti terze” sulle vicende tecniche e societarie di un’altra squadra di calcio.

Le squadre francesi coinvolte nelle Tpo. Delle venti squadre partecipanti alla Ligue 1, come dichiarato da Laurent Pichonnier, partner del FairPlay Capital, soltanto Paris-Saint Germani e Monaco non hanno avuto interessi nel fare affari col fondo di investimento lussemburghese. La squadra del Principato, però, non è di certo fuori dal giro delle Tpo, avendo operato a più riprese con la Gestifute di Jorge Mendes, che ha portato all’allora corte di Ranieri pezzi da novanta del calcio internazionale quali Falcao, James Rodriguez e Joao Moutinho. Pichonnier ha inoltre ammesso di voler operare con lo stesso metodo in Italia, Germania e Belgio.

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    ligue1 sempre più scarsa e ridicola

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