Il Barcellona del triplete chiude il 2015 col botto: 608 milioni di ricavi e marketing in continua ascesa

L’anno dei record in campo è anche l’anno dei record fuori dal campo per il Barcellona. Il triplete della stagione 2014/15 spinge i ricavi del club blaugrana oltre la soglia dei seicento milioni di euro, attestandosi ad un totale di 608 milioni con un utile da 15 milioni di euro. Un risultato migliorato di circa 78 milioni rispetto a quanto iscritto a bilancio al termine della stagione 2013/14, che ha visto i catalani chiudere l’esercizio con 530 milioni di ricavi, seppur con un utile maggiore (41 milioni, grazie a spese inferiori di oltre cento milioni di euro). Il 15% di balzo in avanti dei ricavi, dopo aver superato per la prima volta nello scorso anno la soglia dei cinquecento mila euro, è dovuto all’aumento generalizzato di praticamente tutte le voci messe a bilancio, da marketing e sponsorizzazioni fino al botteghino.

Il marketing “globale” vale 225 milioni. I ricavi da marketing si confermano la voce principale dei ricavi del Barcellona, scavando però un solco rispetto a quanto registrato nell’esercizio precedente. I proventi legati a questa voce passano da 169 a 225 milioni di euro, un aumento che da solo rappresenta il 69% del surplus di ricavi rispetto al 2014 per i catalani. I bonus versati dagli sponsor per la vittoria di Liga, Copa del Rey e Champions League hanno influito in tal senso, così come i nuovi contratti siglati con Beko e Telefonica, oltre che i rinnovi degli accordi con Audi, Damm e La Caixa. Il Barcellona, d’altronde, ha accordi di sponsorizzazione e di partnership in quattro dei cinque continenti, il che mette gli azulgrana in una posizione di leadership a livello globale per ciò che riguarda il valore del proprio marchio.

Stadio e tv, ricavi in aumento. Dietro ai ricavi da marketing, come peso nel bilancio del Barcellona, troviamo i proventi dalla cessione dei diritti audiovisivi, che portano nelle casse degli azulgrana soltanto due milioni in più con ricavi per 163 milioni di euro, mentre il botteghino resta la terza “forza” in bilancio con i suoi 149 milioni di ricavi, in aumento del 16%. Una crescita legata indiscutibilmente alla partecipazione fino all’ultimo atto in tutte le competizioni a cui ha preso parte il club catalano, oltre ad altri ricavi da stadio esclusi dall’attività di ticketing (su tutti le visite al museo del club, ndr). Pressoché invariati i ricavi dal trasferimento di giocatori, con le cessioni di Alexis Sanchez e Deulofeu a guidare la quota di 53 milioni messa a bilancio, mentre diminuisce leggermente la parte di ricavi legata ai soci, che passa da 19 a 18 milioni.

Costi sopra i 500 milioni, boom degli stipendi. Ad un aumento pressoché generalizzato dei ricavi, nel caso del Barcellona, segue un aumento dei costi. Un segno più diventato una costante per il club catalano già dal 2013, e che adesso porta il totale alla cifra record di 581 milioni di euro. Una cifra che per oltre il 60% riguarda i salari dei giocatori, pari a 352 milioni di euro e in aumento del 39% rispetto al 2014.  Se si considerano anche i salari non sportivi, passati nel giro di un anno da 32 a 36 milioni di euro, il totale della massa salariale è di 388 milioni. In aumento anche le spese di gestione, che dagli 86 milioni del 2014 salgono fino ai 101 milioni attuali, e gli ammortamenti dei giocatori, da 65 a 67 milioni. In calo le altre spese, che nel complesso pesano sui conti del Barcellona per 25 milioni di euro, a fronte dei 35 milioni dell’esercizio precedente.

Debiti nuovamente in aumento. Il debito netto è in aumento dai 287 milioni del 2014 ai 328 milioni con cui si è chiuso l’ultimo esercizio, mentre il rapporto tra debito netto ed Ebitda è di 3.24. Un aumento che interrompe il trend al ribasso per ciò che riguarda la situazione debitoria del club, che dal 2010/11 ad oggi ha comunque ridotto il proprio debito di 102 milioni di euro. Il debito bancario è diminuito di 21 milioni di euro, passando da 73 a 52 milioni, mentre il patrimonio netto è adesso pari a 69 milioni di euro milioni di euro. Nell’ultimo anno sono stati inoltre investiti 16 milioni di euro in strutture sportive e sociali.

Nuovi record previsti nel 2016. Nel 2015/16 è previsto un ulteriore passo in avanti nei ricavi, con una prospettiva di un nuovo record. Le previsioni sono di 633 milioni per le entrate, con una spesa pari a 599 milioni di euro. L’utile dopo le tasse previsto è dunque di 20 milioni di euro. Ci saranno ulteriori crescite nell’area marketing, oltre che un aumento del valore del brand di 25 milioni di euro. La spesa legata ad operazioni sportive, al di là degli acquisti di Arda Turan e Aleix Vidal, oltre che dei rinnovi dei contratti di giocatori ed allenatori, è destinata a diminuire, qualora venissero rispettate le previsioni sui risultati sportivi (vittoria della Liga, quarti di Champions League e semifinali di Copa del Rey). Viceversa, aumenteranno i costi di ammortamento.