Per la Roma il calciomercato 2014 ha fin qui generato un deficit di 25,4 milioni. Il dato emerge dal supplemento al prospetto informativo per l’aumento di capitale. Da giugno a oggi le spese principali hanno riguardato il completamento dell’operazione Nainggolan (6 milioni), l’acquisto a titolo temporaneo di Salih Ucan (4,7 milioni) e quello a titolo definitivo di Iturbe (22 milioni). Sono stati anche esercitati alcuni diritti di opzione per Viviani (200mila euro), D’alessandro (500mila), Ricci (200mila), mentre è stata lliquidata la partecipazione per Pettinari (500mila). Il tutto ha comportato spese per 34,1 milioni (Emanuelson, Keita e Cole sono arrivati a parametro zero).
Sul fronte delle entrate sono stati ricavati due milioni a testa per le cessioni di D’alessandro (a titolo definitivo) e Nico Lopez, 935mila euro per quella di Verre, 1,2 milioni per il prestito di Dodò all’Inter, un milione per quello di Marquinho e altrettanto per quello di Jedvaj al Bayer Leverkusen. Dalla liquidazione della comproprietà di Sabelli sono stati ricavati 600mila euro. In totale quindi le entrate sono state finora pari a 8,7 milioni. Il deficit del calciomercato si ripercuote sul fabbisogno finanziario netto del Gruppo per 11,8 milioni.